GEYSER SPAZIALI
I geyser, per come li conosciamo, costituiscono una forma di vulcanismo secondario presente soltanto in sette aree del nostro pianeta, e dunque rappresentano il denominatore comune tra Stati Uniti, Islanda, Bolivia, Cile, Russia e Nuova Zelanda.
Nella forma più classica si presentano come colonne di acqua calda e vapore che si innalzano intermittentemente verso il cielo, catturando lo sguardo estasiato e sorpreso di turisti e visitatori. Tuttavia i geyser non sono un'esclusiva del nostro pianeta, anche se in altre zone del nostro sistema solare assumono caratteristiche differenti dovute alla gravità locale, che permette ai getti d'acqua di raggiungere altezze di centinaia di chilometri, surclassando così i 90 metri del geyser Steamboat, quello con gli spruzzi più alti al mondo, situato nel parco nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti. Ma al di là di considerazioni fenotipiche, quello che conta è la presenza attestata di getti d'acqua su altri corpi celesti del nostro sistema solare, dato che l'H2O è da sempre considerata come la principale condizione necessaria allo sviluppo della vita. |
Un geyser in Islanda
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EUROPA E ENCELADO
Geyser al polo sud di Encelado
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Europa, satellite di Giove scoperto da Galileo Galilei nel 1610, è interessato dal fenomeno dei geyser, stando alle ricostruzione delle immagini raccolte dal telescopio spaziale Hubble in 4 anni. La notizia inerente a questi getti d'acqua che raggiungono i 200 chilometri di altezza, confermerebbe la presenza di un oceano che giace sotto la crosta del corpo celeste e che sarebbe interessato dal fenomeno delle maree: infatti i geyser sono visibili solo quando Europa si trova nel punto della sua orbita più distante da Giove.
Analogamente a ciò, è recentissima la conferma di 101 geyser situati in corrispondenza del polo sud di Encelado, satellite di Saturno la cui scoperta si deve a William Herschel nel 1789. In questo caso però i getti di acqua e vapore, sempre provenienti da un oceano sotterraneo, sarebbero salati e ciò spiegherebbe la consistenza dell'anello E di Saturno: esso è infatti composto da materiali salini riconducibili ai geyser di Encelado. |
Inoltre, sulla luna di Saturno i getti d'acqua fuoriescono da lunghe fenditure nel terreno, paragonabili alle striature di una tigre, che mettono in comunicazione l'ambiente esterno e l'oceano sotterraneo, le cui dimensioni sarebbero simili a quelle del Lago Superiore, il secondo più grande per estensione sulla Terra.
Proprie la caratteristica salinità della distesa d'acqua che giace a decine di chilometri sotto la crosta di Encelado, rende il satellite, almeno teoricamente, capace di ospitare forme di vita aliena, e ne fa uno dei prossimi obiettivi delle future missioni spaziali.
Proprie la caratteristica salinità della distesa d'acqua che giace a decine di chilometri sotto la crosta di Encelado, rende il satellite, almeno teoricamente, capace di ospitare forme di vita aliena, e ne fa uno dei prossimi obiettivi delle future missioni spaziali.
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FONTI
- http://saturn.jpl.nasa.gov/photos/imagedetails/index.cfm?imageId=4890
- http://scienza.panorama.it/green/geyser-piu-alto
- http://www.wired.it/scienza/spazio/2014/04/04/loceano-nascosto-sotto-encelado-la-luna-di-saturno/
- http://www.galileonet.it/articles/52a9a8a9a5717a248f000185
- http://www.meteoweb.eu/2014/07/astronomia-eccezionale-scoperta-luna-saturno-101-geyser-encelado/305815/